L’atelier di cucito dove le donne profughe irachene ricuciono il loro futuro…
La filiera artigianale di Habibi nasce e si sviluppa all’interno dell’Atelier Rafedìn che ospita ragazze profughe irachene, sfuggite dall’ISIS e insegna loro l’arte della sartoria.
Rafedìn, in Siro-Aramaico “tra i due fiumi”, indica la terra che si trova tra il Tigri e l’Eufrate, quella che fu la ricca Mesopotamia, culla delle prime civiltà della storia.
Da un’intuizione iniziale nel 2016, unita alla professionalità e la passione dei due sarti che hanno affiancato Abuna Mario in questa attività, oltre un centinaio di ragazze hanno seguito i nostri corsi e sono partite, in buona parte per l’Australia, con il loro certificato di attestazione delle competenze acquisite, pronte a ricominciare.
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