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Gli interventi di Habibi in questo ambito si concentrano nel favorire l’educazione alla salute e l’offerta di servizi che promuovono il benessere della singola persona e della comunità stessa. Habibi lavora sostenendo le categorie più vulnerabili, come disabili, donne e bambini. L’integrazione socio-sanitaria si ispira al principio del rispetto delle persone, dei loro diritti e della loro condizione, mettendo sempre in primo piano la persona nella sua globalità e nella sua complessità bio –psico- sociale.

Giordania 

Negli ultimi anni la Giordania è diventata un rifugio per numerosi profughi provenienti dai  diversi conflitti  presenti in Medio Oriente. Oggi è il secondo paese al mondo per numero di rifugiati e richiedenti asilo pro-capite. Questo sta creando sul territorio una forte pressione sui servizi sia per i rifugiati sia per la stessa comunità giordana. La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla pandemia Covid-19 aumentando la difficoltà di accesso ai  servizi di base come sanità ed educazione, che non possono rispondere a tutte le necessità della popolazione cresciuta così tanto in poco tempo. La situazione è particolarmente aggravata per i profughi che, dato il loro stato, non sono registrati e non hanno nessuna opportunità di accesso a questi servizi.

Alla luce di questa  complessa situazione Habibi si è attivata per cercare di fornire servizi per la salute, soprattutto per donne e bambini, in particolare attraverso: 

  • Screening psicologico e clinico per bambini giordani e iracheni con dottori e psicologi del Gemelli Medical Center collaborando in stretta collaborazione con i insegnanti e i counselors delle scuole del Patriarcato Latino di Gerusalemme ad Amman.
  • Screening dei bambini con bisogni speciali e loro segnalazione, in collaborazione con le scuole, per trovare i servizi disponibili nel territorio. 
  • Realizzazione di percorsi di educazione sanitaria per le donne irachene legata alla salute della donna e alla crescita dei bambini in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Territori Autonomi Palestinesi

Nei Territori Autonomi Palestinesi le persone con disabilità rappresentano uno dei gruppi sociali più vulnerabili costrette ad affrontare le difficoltà estreme nella vita quotidiana e escluse dal godimento dei loro diritti e  soggette a gravi discriminazioni. Tra i maggiori problemi e bisogni che la popolazione disabile palestinese deve affrontare figurano la debolezza del sistema istituzionale e legislativo che ne dovrebbe garantire i diritti, cosi come la mancanza di capacità e consapevolezza rispetto all’, ’inclusione delle persone con disabilità.

In Palestina Habibi supporta dal 2013 i bambini con disabilità mentale e fisiche della casa Hogar Niño Dios a Betlemme con attività che mirano a migliorare la struttura di accoglienza, la qualità e la sostenibilità dei servizi sanitari per i bambini che la frequentano.